Mazinger Z

Imbottigliato nel traffico, un tizio in Giappone immaginò che alla propria auto crescessero gambe e braccia per permettergli così di superare agilmente la lunga coda di auto di fronte a sé. Fu così che a Gō Nagai venne in mente la prima idea di un robot pilotato da un essere umano, che avrebbe cambiato per sempre la storia del manga e degli anime nel mondo. Nell’edizione italiana, formata da 6 volumi, vediamo fin da subito lo stile Nagai permeare l’intera storia e il tratto del disegno. Uno scienziato di nome Juzo Kabuto, dona al nipote Koji un robot mastodontico che dovrà pilotare contro le forze del male. E’ qui che per la prima volta, il giovane Kabuto dovrà scegliere se far diventare il suo robot un dio o un demone.

Titolo originale: Majingā Zetto
Titolo internazionale: Mazinger Z
Editore: Shūeisha (1972-1973),
Kōdansha (1973-1974)
Rivista: Weekly Shōnen Jump (1972-1973),
TV Magazine (1973-1974)
Storia: Gō Nagai
Disegni: Gō Nagai
Target: Shōnen
Generi / Temi: Fantascienza/Robot
Volumi: 5
Anni pubblicazione: 2 ottobre 1972 – settembre 1974
Editore italiano: d/visual – J-pop
Collana:
Volumi: 6
Anno pubblicazione ITA: ottobre 2009 – febbraio 2010

Koji ovviamente sceglierà di schierarsi dalla parte del bene e di combattere le forze del male capeggiate dal Dottor Inferno e dal Barone Ashura. La base del Mazinga Z diventa l’Istituto di Ricerca per l’energia Fotoatomica del Professor Yumi. Costui, oltre ad essere un illustre scienziato, ha costruito un robot per sua figlia Sayaka, Aphrodite A. Questo robot affiancherà Koji nelle battaglie e il tutto viene condito da una nota comica aggiunta da Boss Borot, un buffo robot che ad ogni puntata ne combina di tutti i colori e spesso finisce in mille pezzi. Nel manga, oltre a una serie di mostri meccanici di strana fattura, troviamo diversi riferimenti a Harenchi Gakuen, l’opera che rese famoso Gō Nagai e che in Italia è arrivata con il nome di “Scuola senza pudore”. Nel secondo volume vediamo infatti comparire il personaggio di Jubei senza veli e con uno spot spudorato al manga pseudo erotico del Maestro. Un altro avvenimento di rilievo è la distruzione di Aphrodite A che lascia la bella Sayaka Yumi priva di robot. I professori Sewashi, Nossori e Morimori decidono di costruirle un nuovo robot e si inventano un modo per convincere Sayaka a denudarsi: il robot avrà le sue fattezze e quindi vogliono fotografarla come mamma l’ha fatta per curare i dettagli. Nasce così Venus A. Nel volume 5, a causa di incomprensioni economiche tra Gō Nagai e la Shūeisha, la serie si interrompe e si trasferisce alla Kōdansha nel mese successivo. Tutto quello che era successo nei manga precedenti, per obblighi contrattuali, viene ignorato: ricompare Aphrodite A e il finale che tutti si aspettavano non viene proposto. Le storie sono abbastanza sconclusionate e riprendono un po’ ciò che stava accadendo in quel periodo nell’anime trasmesso in tv. Dopo diversi anni, Gō Nagai decide finalmente di disegnare il vero finale che vede Mazinga Z contro il dottor Hell, e lo potete leggere proprio sul numero 6 dell’edizione italiana.

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