CD-I 210

Il CD-i 210 era una versione ridotta del CD-i 220, priva dell’elegante sportello di apertura davanti al vassoio. Inoltre, il suo display FTD era leggermente meno sofisticato. Sono state prodotte diverse versioni del CD-i 210, ciascuna con piccole differenze (versione shell, modello di compatibilità della cartuccia video digitale, versione del meccanismo di caricamento del CD, ecc.). Ma il CD-i 210 è oggigiorno certamente il sistema CD-i più diffuso al mondo.

Il CD-i 210 fa quindi parte della grande famiglia CD-i. CD-i è l’abbreviazione di Compact Disc Interactive. È un sistema multimediale interattivo che combina video, audio e contenuti di programmi in movimento e fissi su un compact disc, che può essere riprodotto in un lettore CD-i dedicato.

CD-i è stato sviluppato congiuntamente da Philips Electronics NV e Sony Corporation a metà degli anni ’80. Insieme, entrambe le società hanno definito le specifiche di base del CD-i in quello che è conosciuto come il Libro Verde. Hanno deciso di utilizzare il ben collaudato sistema operativo OS-9 di Microware Systems Corporation, progettato per applicazioni integrate in tempo reale. Anche Microware fu pesantemente coinvolta nel processo di progettazione del CD-i. Alla fine, Philips prese la parte più importante nel processo di sviluppo, essendo responsabile di almeno il 90% dello sviluppo di CD-i.

La specifica CD-i di base consente a un lettore CD-i di visualizzare animazioni a schermo intero in 128 colori su uno sfondo di 16,7 milioni di colori, o riprodurre video in movimento a schermo parziale con un framerate inferiore in 16,7 milioni di colori, entrambi con audio di accompagnamento. Tuttavia, queste funzionalità vengono estese quando nel lettore viene inserita una cartuccia video digitale. In questo caso, il lettore è in grado di visualizzare video a schermo intero a 30 fps in pieno movimento in 16,7 milioni di colori secondo lo standard MPEG-1. Sebbene il Digital Video non faccia parte delle specifiche di base del CD-i, è generalmente considerato un’estensione “indispensabile” per un lettore CD-i poiché aggiunge un enorme incremento delle prestazioni audiovisive al sistema.

Un lettore CD-i Base Case dovrebbe essere in grado di decodificare l’audio PCM standard come specificato per il CD-Audio, così come uno schema di codifica audio dedicato chiamato ADPCM, o Adaptive Delta Pulse Code Modulation. Un lettore CD-i equipaggiato con una cartuccia Video Digitale è anche in grado di decodificare audio MPEG-1 layer I e II.

CD-i può visualizzare entrambi i piani principali in risoluzione normale, doppia o alta, che sono rispettivamente 384×280, 768×280 e 768×560. La risoluzione più alta del CD-i (768×560), usata per le immagini QHY, è la risoluzione più alta che può essere resa visibile su un normale televisore, quindi il CD-i porta la tecnologia TV ai suoi limiti.

Tieni presente che non ci sono differenze di prestazioni di sistema tra i vari lettori. Sebbene ci siano vari modelli di lettori CD-i, ogni disco CD-i funzionerà esattamente allo stesso modo in termini di velocità del sistema o qualità audio e video su ogni sistema CD-i.

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